Alcune immagini del plastico di Renzo Martinelli di Pavia, con in primo piano il nostro serbatoio idrico (H117).

Uno scorcio della stazione di Calvi (Corsica), riprodotto nel lavoro del corso Alain Daures. In primo piano il nostro distributore di benzina.

Uno scorcio del progetto di Emanuele D’Abbiero di Alassio dal titolo “Capo Mimosa”. In evidenza alcuni nostri prodotti, ma la bravura è tutta sua! E che belle foto!

Ambientazione americana, scala N per il bel lavoro dell'amico Guido Civitelli. I nostri cross-arms e i nostri lampioni non potevano finire in mani migliori!

Palificazione, lampioni a cetra ed altri accessori, tutto di nostra produzione, in evidenza sul plastico di Federico Trivelli di Bologna.

Particolare del diorama di Andrea Fornaciari di Lucca: banchina di stazione con i nostri lampioni da interbinario (H5001).

I nostri pali per catenaria 25 kW, in uso nelle ferrovie francesi, sistemati sul plastico del club AMRF di Romilly, Francia.

Alberto Sgrò ha scelto i nostri ulivi per arricchire una zona collinare del proprio plastico, grazie!

Immagini del plastico in costruzione curato da Giuseppe Innocenti di Prato. In evidenza la nostra palificazione nella versione tensionabile, che permette il reale strisciamento dei pantografi durante la marcia dei rotabili. Nelle foto si intravedono anche i nostri tronchini di fine binario con segnale luminoso.

Alcuni scorci del bel lavoro di Cristiano Emanuele Esposito di Casoria: segnali di stazione, tronchino, supporto a muro dei fili elettrici e ciuffi d’erba sono di nostra produzione.

Alcune immagini del portale di nostra produzione modificato ed arricchito da Giulio Vallone. Si nota l’aggiunta del bel sezionatore a corna, autocostruito, e degli isolatori relativi.

I nostri pali telegrafici sul raffinato plastico realizzato da Michel Gachet.

Due scatti dai lavori di Davide Raseni: un'insolita inquadratura del diorama "Porto Nogaro" con i nostri lampioni e dettagli e "Provence", un diorama che blocca l'attimo del passaggio del treno ad un passaggio a livello. In bella vista, un nostro palo elettrico.

Il lato FS dell'impianto di Dario Salatenna è in epoca IV e vuole raffigurare il momento di transizione di una linea di montagna dal trifase alla continua. Per questo motivo manca la catenaria e si sono riutilizzati gli archetti e gli isolatori del vecchio trifase.
La parte della Retica, invece, ha dei tratti con i vecchi pali in legno.